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L’età evolutiva è il periodo che inizia dalla nascita del bambino e termina alla fine della fase adolescenziale.
In questo lungo e delicato periodo di crescita sono molti i processi che si snodano a livello psichico ed in relazione all’ambiente: lo sviluppo delle funzioni cognitive, lo sviluppo sociale, relazionale ed affettivo.
Questo percorso condurrà il bambino, dall’iniziale e totale dipendenza dalla cure genitoriali per il proprio sopravvivere, al giovane adulto individuato affettivamente, con la propria personalità e con uno status autonomo.
Lo sviluppo del bambino dipende, com’è noto, dall’interazione tra patrimonio genetico ed ambiente e gli studi di neuroscienze hanno attualmente, ancora di più, posto in evidenza l’importanza in questo processo di esperienze e relazioni. Va da sé, quindi, che tanto più l’ambiente nel quale il bambino è immerso sarà supportivo e ricco di opportunità, tanto più le sue potenzialità avranno piena espressione.
Le figure adulte di riferimento (caregivers), in modo preponderante i genitori, hanno per questo un ruolo centrale attraverso le loro capacità di rispondere adeguatamente alle molteplici esigenze di sviluppo del figlio, sia fisiche, sia psicologiche. E’ un continuo processo di adattamento reciproco, degli adulti al bambino e viceversa, quello richiesto dalla crescita, in un ripetersi continuo di rimandi reciproci.
L’età evolutiva porta inoltre con sé inevitabili crisi e conflitti in relazione ai diversi periodi dello sviluppo del bambino, durante le quali esso dovrebbe ricevere dall’ambiente e dai caregivers le provvidenze necessarie per fronteggiarle e superarle in modo adeguato. Questo richiede ai genitori e alla famiglia uno sforzo di adattamento continuo nell’assolvere compiti evolutivi sempre nuovi e nel continuo riaggiustamento di equilibri funzionali alla sopravvivenza della famiglia stessa.
Per questo, il contesto nel quale il bambino vive ha molta rilevanza, e le modalità con le quali i genitori supportano il proprio figlio hanno un peso importantissimo sul suo divenire. La qualità delle relazioni familiari – tra i genitori stessi e tra genitori e figlio- e il clima emotivo che permea l’ambiente familiare, sono fattori che influenzano in modo preponderante il percorso evolutivo del bambino. Relazioni familiari disturbate o problematiche, rappresentano un fattore di rischio che non deve essere sottovalutato.
Le manifestazioni di disagio in età evolutiva, si esprimono in maniera differente secondo l’età e l’organizzazione del sistema familiare, ma privilegiano comunque i canali comportamentali o somatici. Vale a dire che il bambino manifesta il proprio disagio o attraverso un sintomo somatico, o attraverso un disturbo del comportamento E’ molto importante cogliere per tempo tali segnali e intervenire in modo idoneo, ma ancora meglio è agire in senso preventivo, cercando di eliminare o porre rimedio tempestivamente ad eventuali fattori di rischio.
In ambito preventivo, percorsi o consulenze in merito allo sviluppo e all’educazione dei nostri figli, sono certamente molto utili per conoscere meglio le tappe dello sviluppo infantile e per interagire al meglio con i bambini. Tali risorse costituiscono a tutti gli effetti un efficace supporto per impostare o migliorare il rapporto con i propri figli e per imparare a conoscerli e comprenderli meglio, a gestire in modo congruo le loro difficoltà evolutive, le crisi e i conflitti di sviluppo.
Psicologa, Psicoterapeuta, Supervisore Emdr